Per settimane, le notizie sul Covid-19 hanno scatenato nel mondo una serie di reazioni che hanno causato un cambiamento significativo nelle nostre vite, modificando i nostri comportamenti e stravolgendo la nostra quotidianità. Ebbene, il virus, sparsosi in tutto il mondo, per qualche ignota ragione, sembra non aver colpito l’Africa… Per Adesso.
Il 15 marzo 2020 è stato registrato il primo caso di Coronavirus in Kenya. I notiziari sono inondati di notizie che riportano i numeri dell’infezione e i decessi nel mondo. Ulteriori valutazioni analitiche hanno mostrato la velocità di diffusione, stimando il tasso di crescita che avrebbe caratterizzato questa diffusione. Ora, se credete che il mondo si sia preoccupato di prepararci su cosa potesse avvenire, vi sbagliate di grosso. Vedete, si prova sempre un certo agio o, come dire, consolazione nel sapere di essere al sicuro da una data situazione, lontano dal pericolo. Sappiamo solo dire che siamo dispiaciuti quando qualcuno è coinvolto in un incidente, mandare condoglianze per un lutto, incapaci di metterci realmente nei panni degli altri.
Bene, ci siamo trovarti ad affrontare la stessa paura che aveva il resto del mondo. La differenza è, stavolta, che questa pandemia non è stata selettiva. Ha colpito allo stesso modo ricchi e poveri e si è diffusa così subdolamente che ha violato i sigilli delle persone più protette e persino delle persone veramente, veramente importanti, quelle che noi comunemente chiamiamo VVIP. In questo, il gioco è cambiato. È questo che ha spiazzato il mondo intero. Questo è quello che ha sconvolto il potere e l’alta società in Kenya come nel resto del mondo. Con il Covid-19 neanche i potenti e ricchi possono curarsi meglio degli altri. Questo mostro non ha cure e può essere estremamente mortale. Costringe ciascuno alla paura dell’ignoto. Pone tutti tra l’incudine ed il martello.
Dieci giorni dopo il primo caso, ci sono stati altri 28 casi e 1 decesso. È stato fatto qualcosa per prevenire il contagio o proteggere la nostra salute? Certo, una serie di contromisure sono state messe in atto, i voli sono stati sospesi, l’insegnamento in tutti gli istituti è stato sospeso e i lavoratori hanno iniziato a lavorare da casa. Oggi c’è il coprifuoco dalle 19:00 alle 5:00.
Perché il titolo “Tra l’incudine ed il Martello”? Il nostro mondo è fatto da due estremi: I ricchi e i poveri. La classe media non è né dall’una né dall’altra parte. Con l’insorgere e il tremendo diffondersi del Covid-19, siamo stati costretti a stare in quarantena al sicuro a casa, mantenendoci sereni e osservando rigorose regole di igiene. Dio mio, non ho mai lavato tanto spesso le mani! Sono sorpresa che non si siano scolorite. Il gel per le mani è diventata la nuova lozione ed anche i batteri buoni mi hanno abbandonata. Comunque il vero punto non è quanto lavi le mie mani ma la realtà che viviamo. L’isolamento sembra l’unico metodo per fermare il contagio. Cosa accade allora ai senzatetto che non possono isolarsi? Cosa accadrà a quelli di noi meno privilegiati che eseguono lavori manuali per portare ogni giorno il cibo sulla propria tavola? Questo virus rende molto difficile anche questo non dando tra l’altro garanzie di soddisfare i propri bisogni primari quotidiani. Credo ci sia una ragione del coprifuoco tra le 19:00 e le 5:00 del mattino, il permettere alle donne che hanno una paga giornaliera di mettere un piatto a tavola.
È stato fatto per quegli uomini per i quali la sopravvivenza della famiglia si basa su quante linee di mattoni hanno steso ogni giorno. È stato fatto per tutti quelli che lasciano le proprie case ogni mattina non sicuri di avere un pasto o di poter soddisfare i propri bisogni primari entro la fine della giornata. È l’opportunità di non lasciarli digiuni. I privilegiati hanno riserve di cibo per almeno 3 mesi. Alcuni hanno comprato freezer per comprare abbastanza cibo per affrontare l’isolamento. Bene, anche se gli abitanti dello slum e i lavoratori occasionali volessero stare sicuri a casa, come potrebbero fare vedendo i propri figli morire di fame? Inoltre molti che hanno una piccola attività commerciale si ritrovano ora senza lavoro e quindi senza soldi. Come comunicare loro positività e speranza in un tempo in cui la pandemia non sembra smettere di torturare il mondo?
Cosa accadrà quando per la fame si arriverà alla disperazione? Cosa è peggio il Coronavirus o morire di fame? Puoi dire loro di stare calmi e puliti quando non hanno i mezzi per mantenersi puliti? In altre parole, sono condannati a soffrire. Può sembrare facile scegliere tra un piatto diverso di cibo o mangiare sempre lo stesso. Il problema è che il Covid-19 non solo infetta ma colpisce anche quelli attorno a te. Così, mentre procacci il cibo per la tua famiglia rischi di esporla al virus o alla morte se insorgono complicazioni respiratorie.
Una cosa è certa. Anche se sembra triste, le cose andranno meglio. A molti questi tempi sembrano difficili perchè è stata colpita la nostra libertà, è stata smantellata la nostra confort-zone e i nostri piani e sogni messi a dura prova. Vivere nell’incertezza fa nascere in noi paure. Ci dobbiamo adattare di conseguenza ma usiamo questo tempo e tutte le sue sfide per ridefinire noi stessi in qualcosa che ci pone oltre i nostri limiti conosciuti o sconosciuti. Oltre questa calamità la mia speranza è che l’unità dimostrata oggi nel mondo tra i poveri ed i ricchi non muoia. Con l’augurio di non stare uniti solo nelle disgrazie ma anche nel servire la giustizia e i diritti, che una buona cura sanitaria, istruzione e altri bisogni primari non siano un diritto esclusivo di alcuni privilegiati ma di tutti gli esseri umani.
28 marzo 2020
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CAUGHT BETWEEN A ROCK AND A HARD PLACE: CHALLENGING EFFECT OF SOLUTION TO STAY SAFE. #COVID19AFRICA
Josephine A. Ajuoga, Msc.
Cybersecurity Analyst and Forensic Investigator, Westlands, Nairobi, Kenya
For weeks, news on Covid-19 around the world set off a chain of reaction that caused a shift into how we live, changing our behaviour and way of life completely. Well, for a while it spread all over the world and for some reason, Africa seemed not to be affected…yet.
On the 15th of March 2020 the first case of Coronavirus was confirmed in Kenya. News channels were flooded with the news, pointing to figures on the number of infections and death toll around the world. Further breakdown analysis showed how fast it spread, giving weekly rates from the first known case to the state of virus at the time. Now, if you thought that the world had prepared us for what was coming, you are dead wrong. See, there is always that comfort or you could call it consolation in knowing that you are safe from a given situation or impending danger. Just as we always say sorry when others are involved in accidents or send condolences to the bereaved, not ever seeing ourselves in the same situations.
Well, we found ourselves facing the fear that the world was facing. The difference this time was, this pandemic did not choose whose door it knocked on. It picked the poor and the rich alike, and spread so stealthily that it pierced through the securities of the most protected and the Very, Very Important Persons we commonly call the VVIP. This is where the game changed. This is where the whole world was humbled. This is where the powerful of the society whether in Kenya or the world were shaken. With Covid-19 not even the powerful and mighty of the society can afford better healthcare than others. This monster has no cure and can be extremely deadly. It brings out the fear of the unknown in almost everyone. This places everyone between a rock and a hard place.
Ten days after the first case, 28 cases of Covid-19 have been confirmed and 1 death. Has anything been done to prevent further infections and ensure our safety? Sure, a number of measures have since been put in place. Immediately the first case was confirmed, flights were suspended, learning in all institutions was suspended and employers were encouraged to let employees work from home. Today, lockdown has taking effect from 19:00Hrs to 05:00Hrs.
Why the title: Caught up between a rock and a hard place? Our world is made of two extremes. It is made of the rich and the poor. This middle class thing is something that is neither here nor there. With the wake of Covid-19 and its spread in the creepiest way, we are called to stay in quarantine safely at home, staying positive and stay very clean. Man, my hands have never known cleanness as they do now. I am surprised the pigment of my skin has not faded. Sanitizer has become the new lotion and even the good bacteria I held so dear have since left me. However, the real concern is not my hands but the reality on the ground. Isolation seems like the best way to go about breaking the chain of infection. However, what happens to the homeless who cannot afford to isolate themselves? What of the less privileged among us who have got to work from hand to mouth every single day to put food on the table the next day? This makes it so hard especially where there is no guaranty that they will get their daily supplies, the very basic needs. I believe it is the reason why we have a lockdown from 19:00Hrs to 05:00Hrs to cater for that woman who depends on her day’s sale to put a meal on the table. It caters for that man whose family’s livelihood depends on how much work he puts in bricklaying each passing day. It caters for everyone who leaves their house each morning not sure of a meal or basic necessities at the end of the day. It is an opportunity, a chance for them not to go hungry. See, the privileged have stocked their fridges with food enough to last 3 months at least. Some even bought freezers to stock up enough so their families can be sustained through these trying times in complete isolation. Well, even if the poor in the slums and casual labourers wanted to stay safely at home, how could they when their children look at them with hungry eyes and hope for relief from hunger? Further, most who work at small businesses have been rendered jobless and forced on unpaid leave since the businesses make no money hence nothing to pay with. How do we communicate positivity and hope to them in a time when this pandemic has no defined time by which it is going to torture the world?
What happens when the hungry become so desperate for just a bite of a meal? What will be worse, Corona Virus or starvation? Can you tell such a person to stay home to be safe, stay positive and maintain cleanliness when even the resources to keep clean are not there? Either way, they are condemned to suffer. It may seem like it is easier to pick the choice of fending for an extra plate of food for the family than to live in uncertainty of the ever having a taste of the same. Problem is, Covid-19 does not only infect, but affects those around you. So, while risking
to prevent your family from starving to death, you could be exposing them to the Virus or death if any has underlying respiratory issues.
One thing is certain. Though it looks grim, things will get better. To many, these times seem difficult because our freedom is affected, our comfort zones dismantled, and our plans or dreams put to test. Living in uncertainty brings out the fear of the unknown in many. We shall adapt accordingly but use this time and all the challenges to redefine ourselves into something that takes us beyond the limits we have set for ourselves knowingly or unknowingly. Beyond this calamity, it is my hope that the unity displayed now across the world between the powerful and the powerless will not die. That we are not only united out of tragic events but in serving justice to others as rightly deserved. That good healthcare, education and other basic needs will not be exclusive to the privilege but to every human.