Solo qualche giorno dopo Marcinelle una altra ricorrenza tragica: la strage operaia di italiani ad Aigues Mortes del 17 agosto 1893; una ricorrenza di cui si è sempre parlato poco soprattutto perché riguarda gli effetti di una organizzazione del lavoro-capitalistica che ispirandosi ai metodi dell’impero romano (divide et impera) cerca di creare divisioni tra i lavoratori; in sostanza la strage è attribuibile alla politica esasperata di sfruttamento della forza lavoro di cui sono vittima designata i lavoratori più deboli.

GLI IMMIGRATI COME GLI ALTRI MA UN PO’ “PEGGIO” OPERAVANO IN CONDIZIONI CLIMATICHE INFERNALI E VITTIME DI UN COTTIMO CRUDELE ED ESASPERATO CHE SUBIVANO PER TORNARE A CASA CON QUALCHE SOLDO IN PIU’ OLTRE AL SALARIO DA FAME non è una questione che riguardi il passato se pensiamo all’orrendo omicidio del bracciante indiano SATNAM SINGH nella campagna di Fondi, Latina; dunque nel 1893 i padroni delle saline spremono come limoni gli immigrati italiani portandoli a subire condizioni di lavoro schiavistico; questo crea contrasti con la popolazione locale e alla prima occasione di attrito per un piccolo conflitto, che la classe operaia di solito gestisce con senso di comunanza e di solidarietà, scoppia uno scontro che avrà come epilogo una strage di immigrati italiani.

Il governo italiano e il ceto politico domani si ricorderanno dell’anniversario? Non che ci possiamo aspettare qualcosa in più di retoriche parole di circostanza; probabilmente non ci saranno nemmeno quelle; il governo in carica include la forza politica che ha proposto di dichiarare l’8 agosto “giornata del lavoratore italiano all’estero”; una scelta politicamente sbagliata ancorché mai contestata dal “centrosinistra”; perché sbagliata? perché, volendo tutelare i lavoratori a cominciare dai più vulnerabili, occorre piuttosto ragionare sulla tutela del lavoratore immigrato italiano o no; IL PROBLEMA VERO NON E’ IL COLORE DELLA PELLE ma è LA ESPOSIZIONE A RISCHIO INDEBITO;  ma è un discorso troppo “difficile“ per forze politiche che sbandierano il tricolore ma manifestano con questo sentimenti semplicemente nazionalisti  con rigurgiti anche neo-coloniali: cosa altro è infatti il progetto del governo Meloni di installare due CCPPRR in Albania se non un ritorno di “fiamma” per l’epoca in cui Vittorio Emanuele III coniava monete, in albanese, autoproclamandosi “re di Albania”.

La strage di Aigues Mortes è stata dettagliatamente ricostruita dagli storici: rimasero uccisi almeno dieci operai italiani (ma c’è chi ha fatto un bilancio ancora più catastrofico) ,  immigrati dalle aree più povere del paese nelle quali lo stato sabaudo aveva “garantito” solo miseria e pellagra ; Aigues Mortes ci ricorda che le divisioni tra lavoratori devono essere assolutamente evitate e che bisogna contrastare le strategie padronali con la unità e con la difesa di diritti economici e sociali uguali per tutti;

Aigues Mortes ci induce alla massima attenzione e vigilanza contro lo sfruttamento che ha raggiunto condizioni schiavistiche in vaste aree del territorio italiano e ormai in diversi comparti: dalla agricoltura, alla logistica, al settore manifatturiero, al turismo, all’uso delle tecnologie informatiche, alla distribuzione del cibo (riders) ; solo “dopo il morto” arrivano i pannicelli caldi come la cosiddetta “logistica etica” , una iniziativa propagandistica, in un comune come Bologna in cui da venti anni la amministrazione comunale nega una targa ricordo per Reuf Islami immigrato albanese di 21 anni ucciso sul lavoro a causa della omissione di misure di sicurezza e “candidato” se non fosse stato ucciso dal lavoro nero ad uno degli orridi LAGER ITALIANI CHIAMATI CCPPRR.

E purtroppo sulla questione della salute/sicurezza dei lavoratori, nonostante le ripetute stragi operaie (una serie “infinita” ed ininterrotta che tutti ricordiamo) constatiamo ulteriori incredibili segnali di peggioramento; l’ultimo di questi in senso cronologico è il decreto 103/2024 che di fatto indebolisce la attività degli organi ispettivi di vigilanza il che, chiunque lo comprende, è foriero di nuove stragi e di nuovi lutti.

Dedichiamo un sentito ricordo a Satnam Singh, ai lavoratori immigrati della strage di Aigues Mortes e tutte le vittime dello sfruttamento dell’uomo sull’uomo.

Al ceto politico che soffre di “amnesia”: godetevi i resort pugliesi e fumate dove è vietato, prima o poi sarete rimandati a casa.

Vito Totire, medico del lavoro, portavoce circolo “Chico” Mendes Bologna

Bologna, 16 agosto 2024