di Antonio De Giorgi e Maurizio Portaluri
Colacem fa parte del Gruppo Financo, holding delle famiglie Colaiacovo con circa 2000 dipendenti e sede a Gubbio. Il core business è rappresentato dalla produzione del cemento e del calcestruzzo, con 6 stabilimenti in Italia e un fatturato di circa 400 milioni di euro (2022).
La produzione di cemento in Galatina è attiva da circa 70 anni, sotto varie ragioni sociali, né si intravede una fine del ciclo di vita dello stabilimento, che ragionevolmente continuerà finché l’acquiescenza delle varie amministrazioni che si sono succedute nei decenni a Palazzo Orsini, perse dietro distorti e miopi obiettivi di sviluppo industriale, lo consentirà. Le ferite inferte al territorio sono gravi e persistenti. Il Rapporto 2011 dell’Agenzia Ambientale Europea (EEA), consultabile al sito http://www.eea.europa.eu/publications/cost-of-air-pollution, collocava Colacem Galatina al 586° posto, a livello europeo, nella graduatoria degli impianti fonte di maggior danno sanitario, con danni ambientali e sanitari tra il 2008 e il 2012 compresi fra 37 e 67 milioni di euro. Ne 2017 dieci sigle di associazioni mediche chiedevano a Regione, Provincia e Comuni partecipanti alla Conferenza di Servizi AIA di ridurre la pressione ambientale ed il rischio sanitario nell’area di Galatina, eliminando l’impiego di ceneri industriali nel ciclo di produzione e potenziando il sistema di controllo e monitoraggio, sostanzialmente basato su autocontrolli della stessa Azienda. Un recente Report della Lega Tumori (Lilt) di Casarano, Lecce, conferma il primato di mortalità per tumore del polmone maschile e sottolinea come in trent’anni il Leccese abbia raggiunto i tristissimi livelli di mortalità tumorale del nord Italia, mentre il Distretto Sanitario di Galatina, con altri 15 Comuni circostanti, è classificato dall’Istituto Superiore di Sanità “Area Cluster” per neoplasie polmonari.
Nel corso degli anni le cave di argilla e calcare al servizio della produzione si sono allargate per decine di ettari, raggiungendo dimensioni dello stesso ordine di grandezza dell’intero centro abitato di Galatina. Nello Studio PROTOS (CNR, Provincia e ASL di Lecce), aggiornato al 2020, si evidenziano per gli uomini “maggiori rischi di tumore al polmone nei soggetti con una maggiore vicinanza a Colacem (rischio di tumore più elevato nell’area centrale della provincia di Lecce dove è stato identificato un cluster di comuni con maggiore incidenza di tumori al polmone” (pag. 29) Una serie di criticità che creano gravi impatti sull’ambiente e sulla salute collettiva emerge anche dalla CTU conferita nel dicembre 2019 dal TAR di Lecce (dopo i ricorsi al TAR Puglia avanzati dal Comune di Soleto e dal Comune di Galatina nel 2018) nei confronti di Colacem e Provincia di Lecce per l’annullamento dell’AIA (Autorizzazione Integrata Ambientale): si parla di monitoraggi insufficienti, continuo sforamento delle centraline per PM 10 e PM 2,5, caratterizzazione insufficiente di rifiuti e altro.
Galatone-Brindisi, 12 luglio 2023
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