30 GIUGNO 2013
|Egregio Signor Ministro della Salute
On. Beatrice Lorenzin,
ho ascoltato le sue dichiarazioni a Napoli in data 28 giugno 2013 e sono costretto a dedurre che anche Lei, a mio parere molto male informata dai suoi “tecnici” non vuole ne’ sapere, ne’ minimamente considerare le conseguenze sulla salute pubblica che in tutta Italia, ed in particolare a Napoli nord e Caserta (discariche industriali ufficiali di Italia!) ha provocato e provoca la criminale gestione di una consistente parte degli oltre 140 milioni di tonnellate l’anno di rifiuti industriali e tossici prodotti, di cui almeno 35 smaltiti scorrettamente e illegalmente, rispetto ai meno di 30 solo urbani (dati Legambiente).
Lei, come suggeritole evidentemente dai suoi “tecnici negazionisti”, offre spiegazioni anche patogenetiche sull’eccesso delle nostre malattie croniche e tumorali in Campania, ma continuate a non voler vedere, a non voler sapere ne’ considerare patogeneticamente, e neanche discutere, sul disastro ambientale da rifiuti tossici industriali che in Campania da oltre venti anni sono stati tombati e continuano ad essere sversati nelle nostre terre.
Ormai, ben oltre trenta milioni di tonnellate di rifiuti tossici industriali del nord (!) ci avvelenano ogni giorno lentamente, ed oltre questi, ogni giorno, ci uccidono anche le circa 1000 tonnellate al giorno di rifiuti tossici delle industrie campane che lavorano in nero, per esempio le scarpe e le borse.
Come sapete benissimo, ma fate sempre finta di non sapere, questa e’ “Terra dei Fuochi” di Gomorra, che uccide in Campania, ma che ha sede al nord. Tutto il mondo ormai lo sa, e ormai ogni nostra famiglia, tra Napoli nord e Caserta sud, paga con un parente col cancro questa tragedia di mancato controllo dello smaltimento dei rifiuti industriali e tossici di tutta Italia e della Campania.
Siamo stanchi di essere ancora presi in giro parlando di stili di vita individuali diversi da quelli degli altri cittadini italiani e dalle inutili discussioni sul corretto smaltimento dei rifiuti urbani con maxiinceneritori che servono per bruciare quello che sino ad oggi si e’ interrato e siamo stanchi che, disperatamente ormai, non volete ammettere che l’eccesso, non la media, di tutte le nostre patologie cronico degeneretave, sono dovute anche a questa immane tragedia ambientale provocata da quella categoria di rifiuti industriali di cui non parlate mai, mai, mai!
Continuate a prenderci in giro con stili di vita e deprivazione economica, pur di non parlare dello scorretto smaltimento e del mancato controllo di ben 140 milioni di tonnellate l’anno di soli rifiuti industriali e tossici.
Il valore patogenetico del parametro deprivazione economica è sin troppo ovvio e certo, giacche’ nessuno di noi, avendone le possibilita’ economiche, continuerebbe a vivere dove tutta l’industria italiana del nord continua a sversare, e di certo compreremmo anche noi casa a Ravello come il veneto On. Brunetta: terra campana meravigliosa come erano anche tutte le zone di Campania Felix oggi diventate squallide discariche industriali“fuori norma”.
Ravello e costiera amalfitana, luoghi splendidi e soprattutto protetti da tortuose strade provinciali dove i TIR anche veneti, che vi guardate bene dal controllare, non riuscirebbero di certo a passare inosservati per sversare l’eccesso della produzione industriale in regime di evasione fiscale.
I dati ISPRA 2012 attestano senza pieta’ che per ogni cittadino campano esiste una produzione industriale di 1.26 tonnellate/anno (!) di cui non vi interessa conoscere ne’ i flussi né i movimenti, ne’ di controllare in quali impianti vengano effettivamente riciclati e/o smaltiti, ma soprattutto vi guardate bene dal farci sapere che, per ogni cittadino veneto e toscano, esiste una produzione industriale di oltre 4 tonnellate l’anno di rifiuti industriali (!), prodotti e poi riciclati e/osmaltiti senza controlli affidabili e certi (vedi il fallimento del SISTRI!), ma solo con bolle cartacee facilmente aggirabili come ormai sanno bene in tutto il mondo!
Considerata una evasione fiscale media nazionale del 30%, signor Ministro della Salute della Repubblica Italiana, ne’ Lei ne’ soprattutto i “tecnici” che la tengono completamente all’oscuro, volete neanche immaginare che per ogni cittadino veneto e toscano (compreso quindi il veneto Brunetta) esiste ben oltre una tonnellata l’anno di rifiuto industriale e tossico che cercherà in ogni modo di essere “smaltito” “economicamente” in qualche luogo del Sud di Italia, a cominciare dalla Campania!
Ormai noi poveri cittadini massacrati sappiamo tutto, e voi Responsabili dello Stato, continuate a fare finta di non sapere, di non vedere, di non capire, di non trovare il nesso di causalita’ tra smaltimento di rifiuti tossici ed eccesso di cancro in Campania!
Ormai, con le analisi pagate di tasca nostra, ognuno di noi, che vive nei comuni di Caivano, Acerra, Gricignano, Aversa, Giugliano, ecc ecc sa bene di avere nel proprio sangue, per esempio, piu’ policlorobifenili cancerogeni della ditta Caffaro di Brescia del peggior avvelenato cittadino bresciano, grazie alle centinaia di migliaia di tonnellate di policlorobifenili della ditta Caffaro smaltiti dalla camorra, confessati dai pentiti e riscontrati dalla Magistratura intombati nelle nostre terre, ma mentre a Brescia lo stato italiano ha fatto e fa analisi individuali, in Campania lo stesso Stato si nasconde dietro studi mai pubblicati come il Sebiorec, dove oltre tre milioni di persone sono state analizzate alla ricerca di quei veleni lombardi, come se fossero bufale o vacche, a pool di dieci sieri messi insieme, e i suoi “tecnici” si nascondono ancora dietro questo miserevole e patetico studio!
Signor Ministro, io credo nella sua buona fede, e’ troppo giovane e Donna per essere cosi cinica da non volere capire e sapere che danno fa sulla salute degli italiani, e dei campani in particolare, tanti milioni di tonnellate di rifiuti tossici smaltiti illegalmente ogni anno specie al Sud, ma credo sia necessario, a tutela innanzitutto della Sua Coscienza, e come hanno fatto i ministri Cancellieri, Orlando e Balduzzi, che abbia il coraggio, la correttezza e il patriottismo di parlare direttamente con noi massacrati cittadini campani e venire , con i suoi “tecnici” che non vogliono vedere, sentire e studiare i flussi dei rifiuti industriali e tossici e il loro ovvio danno sulla nostra Salute, nelle nostre Chiese, nelle nostre meravigliose Terre ridotte a discariche industriali tossiche “fuori norma” di tutta Italia.
Non le chiediamo certo di chiederci scusa come ha liberamente scelto di fare qualcun altro dei suoi Onorevoli Colleghi, ma almeno venga a rendersi conto di persona, senza fidarsi di asettici e ciechi numeri predisposti ad arte con strumenti scientifici per nascondere la Verità soprattutto alla Magistratura, e a piangere insieme a noi i nostri malati e i nostri morti che i suoi “tecnici” ignavi ed omertosi si porteranno sulle proprie coscienze anche all’altro mondo!
Che Dio sia in grado di perdonarli! Io non ci riesco!
Napoli, li 29 giugno 2013
Antonio Marfella
Tossicologo Oncologo