di Maurizio Portaluri
E’ uno dei primi titoli che le Edizioni Dedalo di Bari hanno pubblicato in una nuova collana, Sottoinchiesta, nata « da un’idea di Riccardo Iacona – tra i più autorevoli interpreti del giornalismo italiano di inchiesta, conduttore ed autore del programma Presa Diretta » dove ogni titolo rimanda ad una puntata. Mal di Plastica è curato da Daniela Cipolloni, Teresa Paoli e Paola Vecchia che si sono recate in varie parti d’Italia e anche in Turchia per rappresentare dal vivo quale sia l’impatto ambientale e umano delle plastiche. (Daniela Cipolloni, Teresa Paoli e Paola Vecchia, MAL DI PLASTICA Verità e Bugie sul materiale che ha sommerso il mondo ed è entrato nel nostro sangue. Edizioni Dedalo, pp 167, 2023, €18.00).
«Ogni anno si producono globalmente oltre 400 milioni di tonnellate di plastica, oltre un terzo dei quali è utilizzata soltanto una volta. Ogni anno, tra i 19 e i 23 milioni di tonnellate di plastica vengono scaricati in oceani fiumi e laghi. E’ il peso approssimativo di 2.200 torri Eiffel tutte insieme».
La sessione 2023 dell’UNEP (United Nation Environment Programme) svoltasi a giugno scorso a Parigi produrrà una bozza entro quest’anno che sarà esaminata a Nairobi. Si punta ad un accordo internazionale che sarà giuridicamente vincolante. «La produzione annua della plastica è più che raddoppiata in 20 anni e le prospettive sono anche peggiori. Se non si interviene potrebbero perfino triplicare fino al 2060».
In nove capitoli il libro analizza il problema da diversi punti di vista.
La presenza pervasiva nell’ambiente delle microplastiche sin dalla fase di produzione, (1 Microplastiche il nemico invisibile).
La storia settantennale della plastica dalla invenzione del polipropilene da parte del Nobel Giulio Natta, che riprodusse la capacità di polimerizzazione della natura, alle plastiche monouso irrecuperabili (2 Plastica perenne).
Gli impatti sin dall’inizio, dalla produzione: sia i granuli di plastica (nurdles) sulle spiagge di Brindisi (lo Sri Lanka è il paese con maggior quantità di nurdles) sia le emissioni delle industrie che producono i polimeri e le loro conseguenze sanitarie e ambientali (3 Inquinamento silenzioso). Plastic Waste Makers Index è un dossier pubblicato periodicamente dall’organizzazione filnatropica australiana Minderoo e classifica i produttori globali di polimeri utilizzati per la plastica monouso – quella cioè che non si può riciclare e che finisce nelle discariche soprattutto del mondo povero -, tra cui i principali sono le grandi multinazionali petrolifere rivelando così un legame strettissimo tra estrazione di petrolio e produzione di plastica e i loro tentativi per ostacolare le misure di contrasto al cambiamento climatico (4 Plastica,petrolio e CO2).
Dopo lo stop nel 2017 della Cina all’import di plastica dai paesi occidentali, la plastica viene spedita in altri paesi tra cui la Turchia. Si tratta di plastica non riciclabile che va in discarica o viene bruciata creando tante « Terre dei Fuochi » e la resistenza da parte delle popolazioni vittime delle esalazioni morbigene. Questa importazione fa « concorrenza » ai ragazzi profughi siriani che sopravvivono con la raccolta della plastica per le strade delle città turche. Il parlamento Europeo ha votato una proposta alla Commssione per vietare l’esportazione dei rifiuti fuori dall’UE, ma la strada della sua adozione è lunga e tortuosa (5 Dove finisce la plastica).
Si svela come il richiamo alla responsabilità individuale del riciclo sia un’invenzione dell’industria alla fine degli anni ’80. Furono introdotti i 7 codici delle plastiche, quelli che si trovano su quasi tutti gli imballaggi, una sola delle quali è veramente riciclabile. La raccolta differenziata non basta! (6 La responsabilità indivduale).
Una visita nell’industria italiana del riciclo molto innovativa ma anche all’Università di Palermo, in entrambe evidenziando i limiti intrinseci del riciclo (7 Viaggio nel mondo del riciclo).
Si spiega il significato dei termini bioplastiche, biodegradabile e compostabile ed i limiti di queste prospettive (8 La promessa della bioplastica).
Si descrive una strategia per una forte riduzione della dipendenza dalla plastice nella vita quotidiana (9 Menoplastiche per tutti).
Il testo contiene numerosi QR code che, se inquadrati, permettono di effettuare approfondimenti e consultare contenuti extra. Un libro di approfondimento che va a fondo delle questioni scientifiche in ballo e che non indulge nel sensazionalismo nè nelle facili scorciatoie.
1 dicembre 2023