Le malformazioni neonatali sono un indicatore di salute precoce in un contesto di inquinamento atmosferico. Il loro studio è di fondamentale importanza per rilevare rischi per la salute a breve termine. Il monitoraggio dovrebbe essere quindi continuo.
Uno studio di coorte condotto nella città di Anqing in Cina sui nati con malformazione dal 2010 al 2012 ha rilevato che il rischio di malformazioni è correlato con più elevati valori di SO2 (anidride solforosa) misurata nell’ambiente. La correlazione è stata dimostrata per esposizioni della madri prima del concepimento, nel primo e maggiormente nel secondo semestre. Sono stati studiati 398 casi di bambini e bambine nate con malformazioni congenite su 16332 nati nel periodo considerato. Un incremento di 10 mg/m3 nel secondo trimestre di gravidanza è fortemente associato con difetti congeniti.
L’articolo di Cijiang Yao e colleghi Air Pollution and the Risk of Birth Defects in Anqing City, China è stato appena pubblicato sul numero di Aprile – volume 58 – della rivista JOEM, American College of Occupational and Environmental Medicine. La ricerca cinese appena pubblicata cita il lavoro condotto nella città di Brindisi da ricercatori del CNR di Lecce e della locale ASL sulle malformazioni del capoluogo diagnosticate dal 2001 al 2010. Le mamme di quei bambini erano state esposte, nel periodo della loro gravidanza che va dalla terza alla ottava settimana, ad una concentrazione di anidride solforosa (SO2) più elevata delle mamme che avevano partorito negli stessi anni bambini in buona salute (http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0013935113001862)
Gli stessi autori un anno prima avevano pubblicato su altra rivista internazionale i dati riguardanti le malformazioni congenite a Brindisi registrando nello stesso arco temporale un totale di 194 anomalie su 8.503 neonati e osservando una prevalenza di 228 casi su 10.000 nati vivi, approssimativamente il 17% in più rispetto al dato riportato dal registro europeo EUROCAT (http://link.springer.com/article/10.1186%2F1471-2393-12-165). Questi dati non sono stati sinora smentiti nonostante qualche comunicazione personale abbia cercato di seminare dubbi, ma al momento mancano pubblicazioni di valore paragonabile di segno contrario. Arriva invece proprio in questi giorni dal lavoro cinese una conferma che la misurazione della SO2 atmosferica è una ipotesi corretta per predire il rischio di malformazioni congenite.
La Regione Puglia nel luglio 2013, probabilmente sulla base delle risultanze del primo studio sulle malformazioni congenite a Brindisi, ha istituito il registro regionale delle malformazioni, ma sinora non è stato pubblicato alcun report. E ciò mentre da un altro sito inquinato della regione, Manfredonia, giungono prime evidenze di eccessi di difetti neonatali. In quell’area l’inquinante sospettato è però l’arsenico, usato nel locale stabilimento chimico sin dal 1971, disperso nell’ambiente in un incidente del 1976 (e non solo), ma ancora presente nelle matrici ambientali oggetto di bonifica.
Uno studio di coorte è in corso sulla popolazione di Brindisi e altri 6 comuni ed include anche le malformazioni neonatali, ma i risultati, preannunciati per la fine del 2015, non sono ancora noti. Brindisi è infatti la seconda area più industrializzata della Regione e sede di un grave inquinamento industriale di suolo e falda.
*The birth defects are an early indicator of health in the context of air pollution. Their study is of fundamental importance to detect risks for the short-term health. Monitoring should be continuous. A cohort study conducted in the city of Anqing in China born with malformation on from 2010 to 2012 found that the risk of malformations is correlated with higher values of SO2 (sulfur dioxide) measured in the environment. The correlation has been demonstrated for exposures of mothers before conception, in the first and more in the second half.
They studied 398 cases of boys and girls born with congenital malformations of 16332 births over the period. An increase of 10 mg / m3 in the second trimester of pregnancy is strongly associated with birth defects. The article by Yao and colleagues Cijiang Air Pollution and the Risk of Birth Defects in Anqing City, China has just been published in the April issue – volume 58 – the Joem magazine, the American College of Occupational and Environmental Medicine.
The Chinese research just published quotes the work conducted in the city of Brindisi by researchers at the CNR of Lecce and the local ASL on the capital malformations diagnosed from 2001 to 2010. The mothers of those children had been exposed, during the period of their pregnancy that goes from the third to the eighth week, at a concentration of sulfur dioxide (SO2) higher the mothers who had given birth in the same year healthy children (http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/S0013935113001862)
The same authors had published a year before on other international journal data on congenital malformations in Brindisi recorded in the same period a total of 194 anomalies of 8,503 infants and observing a prevalence of 228 cases per 10,000 live births, approximately 17% higher than the figure reported by the European EUROCAT register (http://link.springer.com/article/10.1186%2F1471-2393-12-165). These figures have not been proven wrong so far despite some personal communication has tried to raise doubts, but when lack of publications is comparable to the contrary. It comes however in recent days by Chinese labor for confirmation that the measurement of atmospheric SO2 is a correct hypothesis to predict the risk of congenital malformations.
The Puglia Region in July 2013, probably on the basis of the findings of the first study on congenital malformations in Brindisi, established the regional register of malformations, but so far has not published any reports. And this while another contaminated site in the region, Manfredonia, arrive early evidence of excesses of birth defects. In that the contaminant is suspected, however, arsenic, used in the local chemical plant since 1971, released into the environment in an accident in 1976 (and beyond), but still present in environmental matrices subject of remediation.
A cohort study is under way on the population of Brindisi and other six municipalities and also includes birth defects, but the results, previously announced by the end of 2015, are not yet known. Brindisi is in fact the second most industrialized area of the region and home to a serious industrial pollution of soil and groundwater.