Fermare la strage di lavoratori in atto in Italia e nel mondo: solo in Italia 1400 morti all’anno da eventi acuti, il doppio da malattie professionali (ma solo le morti asbesto correlate sono stimate nell’ordine di 6000!) e ben oltre mezzo milione di eventi acuti non mortali
Arrivare il giorno prima!
A fronte delle ricorrenti stragi sul lavoro e della inquietante espansione di forme di schiavismo e di costrittività, in Italia e nel mondo (ultima strage collettiva in una miniera – capitale canadese – in Burkina Faso) a conclusione del primo incontro pubblico tenutosi a Modena il 26 maggio 2022 su impulso e proposta del nucleo storico dei macchinisti delle ferrovie, è nata la “rete nazionale lavoro sicuro”.
La proposta di politica di lavoro è semplice ed è risultata unanimemente condivisa dai partecipanti convenuti da tutta Italia:
- La situazione attuale: esiste una drammatica e iniqua disparità tra cittadini e lavoratori rispetto alla speranza di vita e di salute;
- Questa situazione è causata da: esposizioni a rischi lavorativi e ambientali inaccettabili e dalle successive difficoltà, differenziate per reddito e informazioni, anche a riguardo della prevenzione secondaria e terziaria (diagnosi precoce e accesso alle cure);
- L’obiettivo primario della rete consiste nel contribuire ad abbattere gli ostacoli che impediscono di garantire la stessa speranza di vita e di salute a tutti gli esseri viventi sul pianeta cominciando dalla eliminazione dei rischi alla fonte (prevenzione primaria); lo slogan “prevenire è meglio che curare” rimane assolutamente valido ed attuale ed indica la strada maestra negli ambienti di lavoro e di vita… e anche nelle acque del Mediterraneo;
- La strategia della “Rete nazionale lavoro sicuro” ha il semplice obiettivo di “arrivare il giorno prima” rispetto agli eventi che pregiudicano la salute, pur senza trascurare – in caso di insuccesso della strategia della prevenzione – di perseguire l’obiettivo del risarcimento dei danni subiti (anche se i risarcimenti del “giorno dopo” non potranno mai ripagare i danni fisici e morali);
- La “Rete nazionale lavoro sicuro” mira alla prevenzione primaria, ma anche alla critica sia del modo che dell’oggetto della produzione con la necessità quindi di mettere in discussione la proliferazione di merci nocive (dai prodotti inquinanti alle armi senza le quali le guerre diventano impraticabili!); in questo quadro i lavoratori (di ottimo auspicio e ben significativa la presenza dei lavoratori della GKN al convegno di Modena) possono e devono essere il fulcro di un rinnovato movimento capace di fermare il rischio di devastazione e distruzione del pianeta a cui il modo di produzione capitalistico (nelle sue varie forme) sta conducendo;
- Sempre l’intervento dei lavoratori GKN ha centrato un altro obiettivo fondamentale che la Rete si prefigge: la critica radicale ai DDVVRR del padrone: a monte di ogni danno alla salute dei lavoratori non c’è mai la “sfortuna” ma piuttosto un DVR lacunoso o, se ben fatto (raramente) un DVR “rimasto nel cassetto”;
- Il raggiungimento degli obiettivi sarà possibile con una alleanza tra lavoratori e tecnici fondata su cooperazione e sinergia e gestita con i criteri della valorizzazione della soggettività dei lavoratori e dei cittadini, della non delega (ai tecnici e alle istituzioni) e della validazione consensuale:
- La RETE pone tra i punti centrali dalla sua azione futura l’esautoramento totale dell’Inail in materia di valutazione della eziologia professionale delle malattie con la sostituzione dell’attuale sistema assicurativo/padronale con un sistema di vigilanza ispettiva con conseguenti azioni sanzionatorie nei confronti dei datori di lavoro inadempienti;
- La RETE ispira la sua azione alla convinzione che misure tecniche e giuridiche, vigilanza, ispezioni e sanzioni siano auspicabili, utili necessarie per fermare la strage di lavoratori e di cittadini (vittime ambientali) in atto ma che l’elemento decisivo sia un mutamento dei rapporti di forza tra capitale e lavoratori a favore di questi ultimi;
- La RETE individua come protagonisti del movimento oltre che i lavoratori, i giovani che con la loro condotta (quitting, great resignation, movimento cinese degli sdraiati) stanno mostrando estraneità ed opposizione nei confronti del lavoro alienante e schiavistico, ma protagonisti potranno essere anche tutti i cittadini ed i tecnici “onesti” senza conflitti di interesse che, pur non facendo riferimento alla cultura operaista, sono consapevoli della imminenza di una catastrofe ambientale planetaria che si può ancora scongiurare;
- La Rete nomina un direttivo pro-tempore che si incaricherà di programmare le prossime azioni e iniziative nel campo della informazione/formazione/difesa sindacale e legale, inclusa una nuova iniziativa pubblica “centralizzata” nel settembre 2022;
- Le adesioni, su base personale o di gruppi/associazioni, sono aperte.
Riferimenti (segreteria provvisoria: Ezio Gallori, Savio Galvani, Vito Totire)
Ezio Gallori 338 6058383
Savio Galvani 335 7657444
Vito Totire 333 4147329 e-mail vitototire@gmail.com
2 giugno 2022