23 MAGGIO 2011
|Il British Medical Journal di qualche settimana fa titolava così una breve news:”Una compagnia di impianti ortopedici paga 5 milioni di sterline per aver effettuato pagamenti per corrompere chirurghi greci”. Si tratta della De Puy International, una controllata americana del gigante biomedico Johson&Johson. Il ristoro per le casse pubbliche inglesi è stato disposto dall’Ufficio Grandi Frodi, come potremmo tradurre Serious Fraud Office, dell’Alta Corte di Londra.
“I prezzi di anche e ginocchia artificiali ed altri prodotti sono stati gonfiati per ottenere circa 4,5 milioni di sterline in tangenti, soprattutto per i chirurghi che avevano influenza nella decisione circa quale prodotto si dovesse usare nel loro ospedale o clinica. Dal 1998 al 2007 il governo greco ha pagato ad una compagnia intermediaria della De Puy circa 33,5 milioni di sterline per prodotti ortopedici. “Il prezzo di una protesi del ginocchio in Grecia era il doppio della media europea, con i contribuenti greci a pagare il conto”. Le autorità greche , da parte loro, hanno trattenuto 5,79 milioni di euro mentre le indagini sono in corso. L’ex direttore del marketing della De Puy International, “John Dougall dichiara che la pratica corruttiva di pagare tangenti o ricompense ai chirurghi ortopedici greci del servizio pubblico era endemica…I pagamenti erano generalmente giustificati come incentivi in contanti oppure come il cosiddetto ‘aggiornamento professionale’. Il livello dei fondi resi disponibili per ‘aggiornamento professionale’ era fissato al 20% del valore del prezzoo al consumatore finale”. John Dougall è stato condannato nell’agosto 2010 a 12 mesi di carcere per aver cospirato perché si effettuassero i pagamenti illeciti, ma la pena è stata sospesa per aver cooperato con la giustizia.
Richard Alderman, direttore del Seious Fraud Office ha dichiarato: “Noi abbiamo collaborato con il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti per trovare una soluzione che serva sia agli interessi di giustizia che al desiderio della compagnia di mettersi alle spalle l’attività illegale e andare oltre. Credo che l’ordinanza approvata dall’Alta Corte verrà illustrata alle altre compagnie in modo che vedano come il SFO lavora a stretto contatto con organizzazioni di tutto il modo per rinforzare gli standard etici, ma si vorrà anche favorire il contatto con le compagnie in modo che vengano da noi con i loro problemi per trovare le soluzioni”. Quindi una giustizia che non solo punisce anche ma corregge e previene. Molto diversa da quella a cui siamo abituati in Italia.
La vicenda internazionale delle protesi è circolata poco sulla stampa italiana. La cronaca giudiziaria pugliese si è interessata di più agli aspetti politico-sessuali della tangentopoli nostrana, con i suoi addentellati romani . Ma quanto costano e sono costate le protesi nella nostra regione? Questo interesserebbe di più i contribuenti pugliesi, soprattutto in tempi di ristrettezze per la sanità regionale e di imposte addizionali come quelli che si vivono.